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Mi ha sempre appassionato la tecnologia, specialmente ‘Internet’. Eppure, se 10 anni fa mi avessi detto che è possibile vivere di un blog…
…probabilmente ti avrei riso in faccia.
Avevo la convinzione che un buon lavoro si trovasse solo all’ultimo piano di un grattacielo di Milano o Roma.
Ma sembra proprio che le cose siano cambiate!
Per esempio, noi di WebsiteTooltester creiamo molti altri contenuti oltre agli articoli del blog. Tuttavia, siamo incredibilmente orgogliosi di vedere che circa il 50% dei nostri lettori arriva dal blog. Gestiamo il blog in 7 lingue, raggiungendo così circa 150.000 visitatori ogni mese.
Ma adesso basta parlare di noi, sono qui per mostrarti come creare un blog di successo (spero).
Allaccia le cinture, ci aspetta un bel viaggio!
Pro e Contro di aprire un blog
Come dicevo, gestire un blog può essere un lavoro molto appagante, non solo dal punto di vista economico. Ma questo comporta anche degli aspetti negativi. Ecco in maniera più dettagliata cosa aspettarti:
Pro
- Può essere redditizio: Esistono molti esempi di blog di grido, ma scommetto che dietro le quinte c’è chi lavora molto duro.
- È un lavoro flessibile: A meno che l’idea per il tuo blog implichi delle necessità speciali (per es. recensioni di ristoranti di Napoli), potrai lavorare ovunque e in (pressoché) qualsiasi orario.
- Impari sempre qualcosa di nuovo: In questi anni ho dovuto imparare cose sempre nuove ed affrontare sfide costanti (per es. SEO, email marketing, content marketing, ecc.). Ma ho anche conosciuto molti interessanti addetti ai lavori.
- Sei il tuo capo: Hai il controllo assoluto sull’impostazione da dare al tuo business. Giusta o sbagliata che sia, sei tu a prendere ogni decisione.
- Ti fa sentire bene (almeno me): È gratificante scrivere un articolo sapendo che questo può aiutare (potenzialmente) migliaia di persone.
Contro
- Non tutti arrivano alla vetta: È possibile che ti imbatta in qualcuno che si vanta di guadagnare un sacco di soldi grazie al proprio blog. Ma è bene che tu sia cosciente del fatto che non tutti ce la fanno.
- Può essere un lavoro solitario: A meno che il tuo progetto cresca velocemente e abbia bisogno di collaboratori, è molto probabile che tu debba lavorare a lungo da solo, e questo ti isola un po’. Lavorare in un coworking può essere un’ottima soluzione per socializzare.
- Avrai bisogno di (qualche) conoscenza tecnica: Non devi per forza essere un ingegnere, tuttavia gestire un blog richiede alcune nozioni tecniche. E in ogni caso, dovrai essere disposto a studiare un po’.
- Farai gli straordinari: Sii consapevole che aprire un blog è come avviare una qualsiasi attività commerciale. Se vuoi avere successo, dovrai lavorare più duro dei tuoi concorrenti.
- Ci vuole un po’: Non ho ancora conosciuto nessuno sufficientemente fortunato da aver ottenuto con il proprio blog guadagni (decenti) nei primi 2 mesi. Direi che ci vuole almeno 1 anno (se non di più) prima di poter cominciare a vedere qualche risultato.
Ho voluto quindi definire un processo composto da 8 passi fondamentali per creare un blog. Andiamo a vedere quali sono.
Idee per un Blog: Di cosa parlare?
Magari hai già un’idea per il tuo blog. Forse sei un golfista professionista o sei appassionato di cucina vegana.
In questo caso segui il tuo istinto e apri un blog per parlare del tuo hobby (o professione).
Se non hai le idee così chiare (o ne hai molte e non sai cosa scegliere), è bene indagare a fondo prima di prendere una decisione.
Comunque, assicurati sempre che si tratti di un’idea valida. Potresti usare questo procedimento:
1- Brainstorming
Un colpo di genio può arrivare all’improvviso. Ma se ti senti bloccato, prendi carta e penna e comincia a fare brainstorming.
Nota a margine: Personalmente trovo utile sedermi comodo con una musica rilassante in sottofondo e una tazza di caffè o tè.
Puoi cominciare rispondendo alle seguenti domande:
- Scrivi 5 cose che ami fare (in maniera incondizionata) nel tempo libero.
- Elenca tutti gli argomenti di cui sei già esperto.
- Elenca 5 argomenti di cui ti piacerebbe imparare (molto).
- Elenca le 5 principali fonti d’informazione che consulti (online e offline).
- Scrivi 5 cose che sei bravo a fare.
- Dai uno sguardo alla cronologia di internet per vedere che tipo di articoli e prodotti ti interessano.
- Che tipo di profili Social segui?
A questo punto potresti aver già trovato un paio di buone idee. Nel passo 2 vedremo come valutarle e decidere quale intraprendere.
2- Sei appassionato dell’argomento?
Lo so… Volevi solo aprire un blog e far soldi…
Non ti interessa se ciò vuol dire scrivere su argomenti universalmente noiosi come “Storia della Statistica” – che, a proposito, esiste davvero.
Aspetta però, non così veloce!
So che può suonare paternalistico, ma nel tuo blog dovresti scrivere di qualcosa che ami (o amerai) davvero.
Se vuoi che il tuo sito abbia successo, avrai bisogno di molti articoli che riguardano lo stesso argomento. E se non ti piace quello che fai, prima o poi mollerai, magari dopo aver sprecato ore e ore di lavoro.
Un mio amico aveva trovato la nicchia perfetta per il suo blog: canoe da pesca gonfiabili. Si trattava della situazione ideale rappresentata da una bassa concorrenza e un (relativamente) alto traffico su Google. Aveva persino creato un paio di post, ma si è presto reso conto di odiare la pesca e ha finito per non pubblicare più niente.
3- La tua nicchia è abbastanza grande?
Capisci bene che per poter monetizzare il tuo blog avrai bisogno di generare traffico. Non solo, potresti aver bisogno di molti più visitatori di quelli che avevi previsto.
Purtroppo non ci sono molti dati certi al riguardo. Ma supponiamo che:
- Tu riceva 200 visitatori al giorno,
- Abbia un tasso di conversione dell’1,5%,
- Riceva un ingresso di 3€ per conversione.
Con un traffico del genere guadagneresti intorno ai 270€ al mese. Sì, non è male, ma probabilmente non ti cambia la vita…
Quindi, a meno che tu non voglia essere pagato poche briciole l’ora, 5000 visite al mese non sono sufficienti ed avrai bisogno di aumentarne il volume. E sì, per questo ci vuole tempo e impegno.
Non potrai sapere se la nicchia che hai scelto sarà grande abbastanza finché non ci avrai provato. Tuttavia, tieni d’occhio un paio di indicatori per capire se sei sulla buona strada:
- Esistono già blogger affermati,
- Trovi molti risultati quando effettui ricerche correlate,
- Vedi Google Ads tra i risultati.
Prova a:
- Controllare quanto sia popolare l’argomento che hai scelto su Google Trends (ha una tendenza positiva?).
- Fai un po’ di ricerche preliminari sulle parole chiavi (per es. usando Google Keyword Planner o KWFinder).
- Usa il buon senso!
Suggerimento: puoi combinare argomenti/nicchie differenti in un unico blog, ma devono essere in qualche modo collegate tra loro. Se vuoi focalizzarti principalmente sui contenuti del tuo blog, sarà molto più semplice per i visitatori (e anche per i motori di ricerca) riconoscerti come un’autorità sull’argomento. Non scrivere di scarpe e sport un giorno, e poi di viaggi il giorno dopo. Concentrati sulla nicchia che hai scelto!
4- Puoi monetizzare con la tua nicchia?
Esistono diversi modi di guadagnare attraverso un blog (ne parleremo in maniera dettagliata più avanti). Ma non tutte le nicchie sono uguali, infatti alcune sono più redditizie, e di solito più competitive, di altre.
Per capire se la nicchia che vuoi occupare sia più o meno remunerativa puoi analizzare questi aspetti:
- Cerca su Amazon prodotti relativi alla stessa nicchia. Ce ne sono molti?
- Google mostra della pubblicità relativa a prodotti simili tra i risultati della ricerca?
- Controlla che esistano relativi programmi di affiliazione (per es. cerca su Google ‘[ARGOMENTO] + affiliate program’).
- Cerca dei programmi di affiliazione su siti come Awin, Amazon.it o Tradedoubler.
La presenza di prodotti in vendita online, di compagnie che pagano per Google Ads o di prodotti vincolati a programmi di affiliazione è in genere un buon indicatore che si tratta di una nicchia redditizia.
5- Studia la competenza
C’è da aspettarsi che nicchie con un alto traffico e altamente lucrative (come il gioco d’azzardo o il trading online) attraggano molte persone dalle grandi disponibilità finanziarie.
È naturale che tu voglia una fetta di un segmento così grande e così redditizio, ma è molto improbabile che tu abbia successo con una concorrenza così spietata.
Comincia dall’identificare i tuoi concorrenti. Usa semplicemente Google per trovare i concorrenti più grossi, diciamo dai 5 ai 10 siti.
Secondo Ahref il settore bancario è molto competitivo.
Dovresti usare un po’ di buon senso e scartare quegli argomenti che presentano già una forte concorrenza. Ecco un paio di trucchi per valutare la competitività di un settore:
- Trova quanti blog (consistenti) sullo stesso argomento esistono già.
- Calcola il numero di articoli pubblicati da ciascun concorrente.
- Stimane la qualità nel complesso – si tratta di contenuti buoni o scarsi?
- Con che frequenza vengono pubblicati?
- Si tratta di blogger singoli o di grandi pubblicazioni online?
- Usa strumenti come Moz, SemRush o Ahrefs per controllarne i parametri SEO: dai un’occhiata al traffico che ricevono, al numero di backlink, ottimizzazione SEO, ecc.
6- Quale sarà il tuo approccio?
Il tuo blog non può essere solo ‘un altro blog’, avrai bisogno di differenziarti in qualche modo dal resto della concorrenza, specie in un mercato altamente competitivo.
Altrimenti, perché agli utenti (o ai motori di ricerca) dovrebbe interessare proprio il tuo blog?
A mio avviso questi sono alcuni dei modi più usati per distinguersi dalla massa. Volendo, puoi usarne anche più d’uno.
- Specializzati su un sottoargomento (per es. cucina > cucina vegana > cucina vegana per atleti).
- Sforzati di fornire tutte quelle informazioni che i tuoi concorrenti non forniscono.
- Aggiorna continuamente i tuoi contenuti.
- Investi in contenuti multimediali come video, podcast, foto professionali, ecc.
- Avvia una comunità online (per es. apri un forum, dai la possibilità di lasciare commenti, ecc.).
Come chiamare il tuo blog?
Ora che abbiamo un argomento per il tuo blog è ora di trovargli un nome. A mio avviso si tratta di una scelta personale e non esiste una ricetta magica per trovare il nome più giusto.
Tuttavia, tieni a mente quanto segue quando ti troverai a dover scegliere tra varie alternative:
- Prediligi nomi brevi (2-3 parole al massimo) poiché sono più semplici da ricordare.
- Opta per parole in qualche modo relative al tuo sito o a te (potrebbe anche semplicemente essere il tuo nome e cognome).
- Scegli parole facili da scrivere e pronunciare, evita accozzaglie di lettere o doppie, come flickr.com o elegantthemes.com.
- Se la tua strategia principale è la SEO, includi una parola chiave nel dominio, ma ti avviso: Google dice che questa mossa non ti aiuterà più (in inglese).
- Assicurati che sia branding-friendly, ovvero non troppo lungo per poter essere usato in un logo.
- Lascia un po’ di spazio per espandere la portata del tuo blog ad altri argomenti. Per esempio, ilmondodeltelefonino.it non è il nome più azzeccato se in futuro vorrai occuparti anche di tablet e prodotti elettronici di altro tipo.
- Tieni anche presente i social e verifica che il tuo nome sia disponibile su Instagram, Twitter, ecc.
- Ma soprattutto, stai molto attento ai marchi registrati! Siti come ShopifyNinjas e AdsenseFlippers hanno dovuto cambiare il proprio nome per problemi di copyright.
- Consultane i sinonimi online.
- Fai un piccolo sondaggio tra amici e familiari proponendo le tue idee migliori.
Benissimo. Ora che hai trovato il nome, speriamo che non sia già in uso e provvediamo a registrare il dominio:
- Puoi usare registri di domini come Namecheap, GoDaddy o 1&1.
- Prova a registrare un dominio con un’estensione popolare come .com o .it.
- Solitamente sconsiglio di usare dei numeri in quanto le parole sono più facili da ricordare.
- Se puoi, evita di usare trattini nel dominio perché possono dare l’impressione che si tratti di un sito losco o di bassa qualità.
- Prima di registrare il dominio assicurati che non ci siano dubbi sul suo significato e che non dia luogo a doppi sensi, come nell’indimenticabile esempio di penisland.net (ovvero Isola di Pen che si può anche erroneamente leggere come Terra dei peni).
- Attiva l’opzione di rinnovo automatico della registrazione per non dimenticartene e correre il rischio di perdere il tuo dominio.
Esistono alcuni strumenti che ti aiutano a trovare delle idee per il nome del tuo blog (come Dot-o-mator).
Consiglio dell’esperto: Alcuni blogger sono spesso alla ricerca di domini scaduti e ancora interessanti dal punto di vista SEO (come su ExpiredDomains.net). Va tenuto presente però che usare questi domini è rischioso in quanto potrebbero essere penalizzati per motivi legati allo spam. Il mio consiglio è quello di starne alla larga a meno che tu sappia bene quello che stai facendo.
Dove aprire un blog?
Ma poi, cos’è un blog?
Un blog non è nient’altro che un sito internet, o parte di un sito, con una struttura precisa in cui di regola i post sono ordinati dal più recente al più vecchio. È composto da diversi post (o articoli o pagine) che di solito trattano uno stesso argomento.
Dunque avrai bisogno di un tuo sito (o di una piattaforma ad hoc) per aprire il tuo blog.
Nota a margine: Esistono molte altre soluzioni come Tumblr, Blogger, Jimdo o WordPress.com. Tuttavia, per una questione pratica, ho scelto quelle che personalmente credo siano le piattaforme più valide.
WordPress – Un approccio potente
WordPress(.org) è alla base di circa il 30% di tutti i siti internet, e si tratta senza alcun dubbio del CMS più affermato sul mercato. Questa piattaforma PHP nacque nel 2003 ed è pensata proprio per i blogger, quindi sei in buone mani.
WordPress in sé è gratis. Ma avrai bisogno di alloggiare l’applicazione usando un provider per l’hosting. Ne esistono molti tra cui scegliere, però personalmente raccomando One.com (più a buon mercato) o SiteGround (se sei in cerca di un servizio di qualità).
In ogni caso è molto importante avere un buon servizio di hosting (per esempio con riferimento alla SEO). Quindi se hai intenzioni serie, mi affiderei ad una soluzione per l’hosting avanzata, sebbene più cara, come quella di SiteGround.
Uno dei vantaggi di WordPress è che puoi cambiare il tema (template) del tuo sito per farlo sembrare completamente diverso con un paio di click.
WordPress include già un certo numero di temi che potrai usare gratuitamente. Ma se avessi bisogno di un template più sofisticato e includerne il supporto, dai uno sguardo ai marketplace di temi per WordPress come ThemeForest o Templatemonster.
WordPress ha tutte le funzionalità di cui avrai bisogno (per es. categorie, tag, ecc.) per il tuo blog. Purtroppo non è tutto oro quel che luccica ed è bene che tu sappia che l’uso di WordPress comporta non pochi grattacapi. Vediamone dunque i vantaggi e gli svantaggi.
Pro
- Molto potente: WordPress è una soluzione avanzata e le restrizioni sono (virtualmente) nulle. Puoi modificarne il sistema per adattarlo alle tue necessità (per es. collegarlo a un database), ma proprio per questo è molto probabile che tu abbia bisogno di conoscenze tecniche o dell’aiuto di un programmatore.
- Potenzialmente economico: Dal momento che è open source, non dovrai pagare per il software. Usando un provider economico per l’hosting (per es. One.com), il costo di mantenimento del blog si riduce a meno di 50 € all’anno, sempre che tu non abbia bisogno di un tema speciale a pagamento, plugin o dell’aiuto di un programmatore.
- Libertà di movimento: Qualora non fossi contento del tuo servizio di hosting attuale (perché magari è troppo caro), puoi cambiarlo e spostare il tuo blog WordPress.
- Aggiungi incredibili funzionalità attraverso i plugin: WordPress ti permette di usare dei plugin (integrazioni) per aggiungere funzionalità extra al tuo blog WordPress (per es. opzioni SEO avanzate).
- Varietà di temi: WordPress supporta infiniti template (come tutti quelli disponibili su ThemeForest) che puoi installare per cambiare completamente il look del tuo sito. Stai attento però, alcuni temi sono migliori di altri.
Contro
- WordPress non è poi così facile da usare: È vero che per cominciare a postare sul blog basta installare un template. Ma potrebbe essere necessaria un po’ di programmazione per modificarne il design o aggiornare il sistema.
- Installazione e aggiornamenti: WordPress deve essere installato su un server, un’operazione non troppo complicata. Ma ha anche bisogno di essere aggiornato continuamente e ciò richiede tempo e causare qualche problema. Insomma, ci devi stare dietro.
- Non c’è un supporto (ufficiale): WordPress ha una grande community in cui gli utenti più attivi si aiutano l’un l’altro ma non esiste un servizio tecnico ufficiale. Se ti dovessi bloccare su qualche punto dovrai essere pronto a leggere lunghi post sul forum o pagare un developer che risolva il problema.
- Sicurezza: Come abbiamo detto, WordPress è un progetto open source e a volte hacker (malvagi) ne individuano delle vulnerabilità e le sfruttano per compromettere i siti. In genere questi problemi vengono risolti in breve tempo con la pubblicazione di aggiornamenti ma esiste sempre la possibilità di subire un attacco informatico se non provvedi ad installarli periodicamente.
Per una lettura più approfondita su WordPress, accedi alla nostra guida dettagliata di WordPress
Weebly – Facile & flessibile
Weebly è uno dei creatori di siti piu popolari ed è sul mercato ormai da un po’ (dal 2006).
Per esperienza personale posso affermare che Weebly offre uno degli editor per blog tra i più flessibili che abbia mai provato. Per esempio, per ciascun post è possibile cambiare l’impaginazione (per es. aggiungere/eliminare la barra laterale). Include inoltre ulteriori funzionalità tipiche del blog, come RSS, categorie, profili degli autori e la possibilità di programmare i posti.
Parliamo allora dei suoi vantaggi e svantaggi per aiutarti a capire se Weebly è la soluzione più adeguata per il tuo progetto:
Pro
- Facile da usare: Weebly è nella mia Top 3 per facilità d’uso. Ha un editor che funziona con modalità drag&drop che lo rende estremamente intuitivo per chi è alle prime armi.
- Ha un sistema flessibile: Al contrario di altri creatori di siti e di WordPress, Weebly ti permette di aggiungere qualunque tipo di elemento al post, come presentazioni, gallerie d’immagini, formulari o mappe.
- Supporto personalizzato: Viene offerto supporto tecnico 24 ore su 24 via email, telefono o live chat ma solo in inglese.
- Pacchetto gratuito: Se desideri provare Weebly, potrai farlo senza alcun compromesso grazie al suo generoso pacchetto di prova gratuito.
Contro
- Non così potente: Weebly è pensato per chi è alle prime armi e non sa programmare (né intende imparare a farlo). Per questa ragione non è possibile fare cose troppo complicate, come creare un database interno o linkarne uno esterno. Ciò potrebbe limitare la possibilità di competere con altri blog.
- Temi per il Blog: Weebly include diversi template gratuiti, anche se né tanti né così belli quanto quelli di WordPress o Wix.
- Limiti SEO: Sebbene le opzioni SEO di Weebly siano di tutto rispetto, queste non sono altrettanto flessibili come quelle di WordPress. Ad esempio, con Weebly i tag dei titoli si possono usare solo per H1 e H2.
In breve, Weebly è una grande piattaforma per principianti che non hanno bisogno di soluzioni avanzate e vogliono aprire il proprio blog in pochi minuti.
Wix – Semplice & bellissimo
Wix è di gran lunga il creatore di siti più popolare di tutti con oltre 100 milioni di utenti.
Francamente, per quanto riguarda il blog, non credo che il suo approccio sia tanto brillante quanto quello di Weebly o WordPress per minor flessibilità e mancanza di determinate funzionalità. Ciò nonostante, per il resto Wix non ha rivali in quanto a web design ed è per questo motivo che è così gettonato tra gli artisti e i creativi che desiderano aprire un blog.
Mettiamo che tu abbia bisogno di una vetrina online per il tuo portfolio. E magari posizionarlo bene con una strategia di content marketing attraverso l’uso di un blog. Allora probabilmente Wix è l’opzione migliore e anche quella esteticamente più bella.
Pro
- Facile da usare: È un altro grande esempio di facilità d’uso. Non ci vorranno più di 2 o 3 ore per capirne il funzionamento.
- Design meravigliosi: A mio avviso Wix offre i design più belli in circolazione. Oltre ai temi del sito, offre 50 template specialmente pensati per il blog e totalmente gratuiti.
- Supporto personalizzato: Il servizio di assistenza tecnica è a disposizione 24 ore su 24 per rispondere alle tue domande via email o telefono.
- App che spaccano: Un po’ come per WordPress, puoi aggiungere delle estensioni per espandere le capacità del tuo blog di Wix. Queste app ti aiuteranno ad organizzare eventi, sezioni riservate ai membri o persino gallerie per fotografi.
- Pacchetto di prova gratuito: Potrai provare la piattaforma di Wix per tutto il tempo che vorrai. Quando sarai soddisfatto del risultato o vorrai avere un dominio tutto tuo, allora dovrai passare a un pacchetto premium.
Contro
- Problemi SEO: Nonostante le impostazioni SEO di Wix siano tutto sommato piuttosto buone, queste presentano un paio di limitazioni (come l’impossibilità di nominare le immagini) delle quali va tenuto conto.
- Prezzo: Tieniti pronto a spendere $17 al mese per avere un blog con Wix che includa un dominio tutto tuo e nessuna pubblicità di Wix.
- Tecnologia Limitata: Anche se Wix (Code) offre funzionalità avanzate per sviluppatori web (per es. integrazioni API), è forse il caso che tu cerchi altrove una soluzione più complessa se hai intenzione di creare un blog più sofisticato che comprenda, per esempio, un database interno.
Se quello che vuoi è un sito dal grande impatto visivo e che includa un blog (per es. portfolio + blog), allora ti consiglio vivamente di provare Wix.
Scegli un template
Sono i template, o temi, a conferire al tuo blog una determinata impaginazione e design. Il mio consiglio ovviamente è quello di sceglierne uno elegante e intuitivo.
Temi WordPress
Scegliere un template per WordPress può essere un po’ stressante dal momento che i temi disponibili sono migliaia.
Come già accennato, è possibile usare uno dei template che WordPress offre gratuitamente.
Ma se cerchi qualcosa di più chic o che richieda un supporto minimo, potrai scegliere un tema a pagamento tra quelli a disposizione in marketplace come ThemeForest o Templatemonster. E qui è dove in genere è facile confondersi.
Di fronte alla scelta di un template di WordPress, mi faccio sempre queste domande:
- Il prezzo rispetta il budget stanziato?
- Il design è bello?
- Il template è responsive (si adatta bene agli schermi di smartphone e tablet)?
- Il venditore ha una buona reputazione? Aggiorna costantemente i suoi temi? Risponde a eventuali domande? Offre demo gratuite, ecc.?
- Le opinioni (qualora disponibili) dei template sono positive?
- Quanto è popolare quel template? Quante volte è stato venduto? Quante più volte è stato installato, più alta è la probabilità di ricevere assistenza e aggiornamenti in futuro.
- Supporta i plugins che ho scelto di usare (per es., Yoast, WPML, Gravity Forms, ecc.)?
- È SEO friendly?
Personalmente, preferisco non avere a che fare con impostazioni troppo complicate. Per questo evito temi che offrono un sacco di funzioni di cui non ho bisogno, come quelle per utenti registrati, in quanto tendono a complicare i compiti di manutenzione.
Di solito finisco per avere una lista di 4 o 5 temi attinenti alla mia nicchia. A questi assegno un voto per ognuna delle categorie elencate sopra per determinare il vincitore.
Nota a margine: Se hai già un blog bell’e fatto, che presenta già un tema e dei contenuti, allora installare un nuovo template potrebbe creare errori nel codice del tuo sito. Quindi mi raccomando, assicurati di avere una copia di backup prima di cominciare questo processo.
Template per creatori di siti
Se usi un creatore di siti come Wix o Weebly, spulcia tra le loro raccolte di template e scegli quello che risponde meglio alle tue esigenze e nicchia. Tutti i template sono sviluppati dallo stesso creatore di siti e per questo non dovrai preoccuparti di eventuali problemi tecnici o di sicurezza.
Altre pagine
Certo, magari vuoi solo dedicarti a scrivere dei post sugli argomenti che più ti appassionano. Tuttavia avrai bisogno di pagine aggiuntive che facciano da complemento al tuo blog.
- Termini e condizioni d’utilizzo & politica sulla privacy: Lo so, è un argomento noiosissimo. Ma purtroppo sempre più paesi esigono che tutti i siti internet, blog compresi, includano questo tipo di formalità. Puoi andare su Iubenda, che è un servizio piuttosto conveniente (offre anche una versione gratuita) per creare il tuo testo della politica sulla privacy.
- Pagina di contatto: I tuoi lettori dovrebbero essere in grado di contattarti, ma rendere pubblica la tua email non è una mossa intelligente dal momento che potrebbe essere il facile bersaglio di spammer come il ‘principe nigeriano’. Per evitarlo, aggiungi una pagina di contatto con un apposito modulo vincolato alla tua casella email personale.
- Chi siamo: Ogni volta che vedo un sito senza una sezione “About us” (o “Chi siamo”) sospetto subito che abbiano qualcosa da nascondere. Probabilmente succede anche a te, quindi assicurati di creare una bella pagina su di te.
- Sitemap: La maggior parte delle piattaforme ne creano una automaticamente. Ma assicurati non solo che effettivamente esista (in quanto pubblicare una mappa del sito è una buona norma SEO), ma anche che questa venga inviata alla Google Search Console!
Se attraverso il tuo sito vuoi offrire qualcos’altro oltre ai contenuti del tuo blog, come servizi online, è bene che tu crei delle pagine apposite per parlarne.
Pianifica i contenuti del tuo blog
Se vuoi avere un blog redditizio, è importante che tu crei contenuti unici che piacciano ai tuoi lettori e con i quali possano interagire (per es. lasciando commenti o condividendoli).
Lo so, è più facile a dirsi che a farsi.
Ma visto che la creazione di contenuti dovrebbe essere la tua priorità numero 1 (d’altra parte per questo esistono i blog), è il caso che ti organizzi creando un calendario editoriale. Così è come lo farei io:
- Decidi quanto spesso vuoi pubblicare i post, una o due volte alla settimana o una volta al mese, ecc.
- Crea un calendario di un anno che preveda slot settimanali, mensili, ecc. Io uso un excel per farlo, ma anche un calendario online come Google Calendar va più che bene.
- Butta giù un po’ di idee che potrebbero piacere ai tuoi lettori. Per questo fai un po’ di brainstorming, fai qualche ricerca o chiedi a potenziali lettori.
- Pensa a che tipo di contenuti vuoi produrre per ogni idea (ne parleremo in maniera più approfondita più avanti), articoli, immagini, video, ecc.
- Se vuoi affidarti alla SEO (e molto probabilmente sarà così), trova le keyword più rilevanti per ogni idea.
- Riempi il calendario con tutte queste idee tenendo presente un eventuale aspetto stagionale. Puoi usare questo schema di HubSpot (in inglese).
- Rivedi il calendario ogni 2 o 3 mesi per adattarlo a nuove situazioni se necessario.
Inutile dire che i tuoi contenuti devono essere impeccabili e non presentare alcun errore grammaticale o di ortografia. Puoi sempre chiedere a un amico o assumere un revisore attraverso UpWork o Freelancer.
Nota a margine: È perfettamente normale se i tuoi articoli non ricevono subito un gran numero di visitatori. Molto spesso ci vuole un po’ di tempo prima che Google li indicizzi. Una volta raggiunte le prime 10 posizioni in una ricerca usando termini di ricerca comuni, sarai premiato con un traffico (di solito) costante.
Tipi di contenuti ‘interessanti’
L’esperienza mi insegna che esistono dei tipi di contenuti che funzionano meglio di altri. Di seguito troverai quei contenuti che credo funzionino particolarmente bene per blogger:
- Post: Esistono molti tipi di post che puoi creare. Ad esempio, funzionano molto i cosiddetti “listicle”, ovvero articoli che contengono liste, o rispondere alle domande dei lettori, pubblicare tutorial, casi di studio, profili o liste di cose da fare.
- Illustrazioni e infografiche: Se hai nozioni di graphic design (o se hai un certo talento artistico), potresti creare delle risorse grafiche (come le infografiche, appunto) per supportare visivamente le informazioni contenute nei tuoi post. In alternativa c’è Fiverr, dove potrai commissionare queste illustrazioni a prezzi relativamente competitivi.
- La produzione di video richiede molto tempo. Ma se questi video sono ben fatti, potranno contribuire moltissimo alla tua strategia SEO e alla tua presenza online.
- Foto professionali: Quella di aggiungere delle foto ai tuoi post è un’ottima idea. Ma assicurati che siano delle belle foto poiché delle immagini di scarsa qualità possono inficiare la percezione che i tuoi lettori hanno del tuo sito.
- Condivisione di dati: Qualora avessi accesso a interessanti statistiche (per es. dei tuoi clienti), usale. I lettori ne vanno pazzi e grandi pubblicazioni potrebbero notarlo e condividerlo con il proprio pubblico.
- Sii realista: La gente ama gli esempi pratici. Per questo, i casi di studio e le situazioni di vita reale solitamente ricevono una grande attenzione (per es. come Marco è riuscito a ribaltare la sua situazione finanziaria).
- Produci un podcast: Sembra che al giorno d’oggi molti blogger abbiano anche un proprio podcast, e sembrano beneficiarne. Personalmente credo che questo richieda moltissimo impegno e che dia i suoi frutti solo per coloro che hanno già un pubblico avviato.
Come promuovere il tuo blog e generare traffico
Non esiste una ricetta vincente e universale, posso solo assicurarti che ci vorrà molto tempo e lavoro. Per citare l’insegnante nel telefilm Saranno Famosi:
“Voi fate sogni ambiziosi: successo, fama. Ma queste cose costano ed è proprio qui che cominciate a pagare, col sudore!”
Ultimamente, il successo della promozione del tuo blog dipende dalle caratteristiche del tuo progetto e dalla tua personalità. Tuttavia, ecco alcune idee per incrementare il traffico sul tuo blog:
- SEO: Se il tuo obiettivo è quello di ricevere quanto più traffico è possibile verso il tuo blog, l’Ottimizzazione per motori di ricerca (SEO) deve diventare parte integrante del tuo piano d’azione. Ottimizzare per Google (ed altri motori di ricerca) richiede un po’ di tempo, si tratta di una strategia a medio e lungo termine. Ciò però non vuol dire che richieda un investimento economico importante dal momento che potrai occupartene direttamente tu.
- Guest post: Non è raro vedere alcuni blogger scrivere per altri siti per poter ricevere i cosiddetti backlink e dunque traffico, specie se i loro articoli finiscono per essere pubblicati su testate conosciute, tipo l’Huffington Post. Personalmente mi commuovo un po’ il cuore ogni volta che vedo un mio articolo postato su un altro sito.
- Traffico a pagamento: Se ciò che vuoi è una piccola spinta iniziale di qualche ora, potresti considerate la possibilità di impostare una campagna a pagamento attraverso AdWords, Facebook Ads, ecc. Per questo dovrai stanziare un budget ed essere cosciente che, una volta questo si sarà esaurito, smetterai di colpo di ricevere traffico.
- Social: Instagram, Pinterest, Facebook o Twitter possono essere un’ottima maniera per accrescere la popolarità del tuo blog e incrementare il numero di follower che si convertiranno in fedeli lettori. È difficile quantificare l’impegno investito nei Social, ma potenzialmente si tratta di un buon investimento, specie se il tuo blog ha molti elementi visivi, per esempio se ti occupi di cucina, gioielli o fotografia.
- Email marketing: Anche se la prima email di massa fu mandata decine di anni fa (1978), l’email marketing offre ancora un cospicuo ROI, apparentemente 38$ per ogni 1$ investito (in inglese). Secondo me, costruirti una mailing list è un’ottima maniera per mantenere alto l’interesse del tuo pubblico. A questo scopo puoi utilizzare strumenti come Mailchimp, SendinBlue o GetResponse.
- Se collabori con aziende o blog, fai in modo che questi includano sul proprio sito un link verso il tuo per aumentare le tue chance di ricevere più traffico. In genere si tratta di un accordo vantaggioso per entrambe le parti.
Come guadagnare con il tuo blog
Per molti, l’indicatore principale di un blog di successo è senza dubbio la sua redditività. Quindi ecco un paio di idee su come monetizzare un blog.
Vendita di spazi pubblicitari
In pratica, si tratta di inserire delle pubblicità sul tuo sito, un po’ come fanno riviste e giornali. Sono sicuro che di queste pubblicità ne vedi decine, se non centinaia, ogni giorno e sai già a cosa mi riferisco.
Devi sapere però che esistono diverse tipologie di pubblicità online. Vediamole insieme:
- Pay Per Impression (ovvero costo per visualizzazione) è quando l’inserzionista ti paga per ogni volta che la pubblicità viene mostrata.
- Pay Per Click è la modalità più classica. Si tratta di inserire una pubblicità (per es. un banner) sul tuo sito e il pagamento avviene per ogni volta che un utente ci clicca sopra.
- Pay Per Action prevede che l’inserzionista paghi una percentuale o un prezzo fisso al completamento di un’azione definita (click, registrazione, vendita, ecc.).
Vale la pena intraprendere questo cammino solo se hai un grande pubblico, in quanto il rendimento è in genere piuttosto basso.
Per conseguire inserzionisti puoi usare un ad network (come AdSense, Amazon o Infolinks). Puoi anche contattare direttamente i potenziali inserzionisti, ma in questo caso dovrai dimostrare di avere già un gran seguito se vorrai che ti prestino attenzione.
Nota a margine: La pubblicità può essere parecchio fastidiosa per i tuoi lettori. Per questo ti sconsiglio di sovraccaricare le pagine con troppi banner.
Affiliate marketing
Se riuscissi a pensare a uno o più prodotti interessanti per il tuo pubblico, potresti promuovere prodotti o servizi di terzi e ricevere una commissione per ogni vendita. Sei hai un blog di cucina, potresti raccomandare i tuoi utensili preferiti e inserire i relativi link per poterli acquistare su Amazon.
A questi link andrà aggiunta la tua string di affiliazione. Ogni volta che un utente clicca su quel link e compra qualcosa, riceverai una commissione.
Affiliate network popolari sono Amazon Associates, Tradedoubler o AWin.
Nota a margine: Questo è il metodo di monetizzazione scelto da noi. Alcuni dei link su questa pagina sono affiliati e potremmo ricevere una commissione se decidi di acquistare qualcosa. Ma questo non comporta assolutamente alcun costo aggiuntivo per te. Troviamo che questo metodo sia il più equilibrato in quanto riceviamo un introito e allo stesso tempo non riempiamo il sito con pubblicità fastidiosa.
Vendita di cose online
Ci sono tantissime cose che puoi vendere online per arrotondare le entrate. Ciò vale specialmente per quei blog che si occupano di attività che si svolgono nel tempo libero. Per esempio, se hai un blog che parla di pesca, puoi aprire un negozio online per vendere attrezzatura da pesca.
Ma i prodotti fisici non sono l’unica cosa che puoi vendere sul tuo blog. Per esempio, potresti:
- Vendere prodotti digitali come canzoni composte da te, arte o video.
- Servizi di consulenza, dopotutto sei (o sarai) un esperto nella nicchia di cui si occupa il tuo blog. Quindi, perché non vendere dei consigli a chi ne ha bisogno? Immagina di avere un blog di finanza personale. Non avrebbe senso aiutare (facendosi pagare) coloro i quali vogliono impostare una strategia personalizzata per il consolidamento dei debiti?
- Corsi online: Ancora una volta, in quanto esperto, potresti creare dei corsi e venderli online. Per esempio, puoi vendere online delle lezioni di yoga qualora il tuo blog si occupasse di yoga o fitness.
- Siti che funzionano con abbonamenti e registrazioni rappresentano un’altra ottima maniera di monetizzare un blog. Questo approccio prevede di fornire agli utenti paganti un qualche tipo di contenuto premium, corsi o prodotti (come report esclusivi, corsi su SEO o prodotti cosmetici).
- Vendere un ebook è un altro modo per far soldi online e infatti molti blogger sembrano avere un libro in vendita sul proprio sito. Un metodo in voga è quello di costruire una mailing list attraverso l’offerta di un ebook gratuito oltre a quelli a pagamento.
Webinar & eventi
Se hai già un bel po’ di follower potresti organizzare un evento tipo livestream per i tuoi lettori. Per esempio, un workshop su come fare il pane in casa. Ovviamente a pagamento.
Allo stesso modo, potresti organizzare un webinar (ovvero un seminario online) e fissare una quota per poter accedervi. I webinar sono diventati una pratica comune nel mondo del digital marketing.
Contenuti sponsorizzati
Parecchi blog prevedono la presenza sul proprio sito di spazi riservati a contenuti commerciali e promozionali di altre marche. Anche questi ovviamente a pagamento.
Nota a margine: Tieni conto che se decidi di includere articoli sponsorizzati dovrai etichettarli di conseguenza e impostare quei link come ‘nofollow’. Altrimenti incorrerai in non pochi problemi sia con Google che con i tuoi lettori.
Donazioni
Esiste anche la possibilità di chiedere ai tuoi lettori di mandare un contributo economico per sostenere il tuo blog attraverso delle donazioni. Potresti usare PayPal per impostare un sistema per donazioni anche se personalmente trovo che sia una maniera quantomeno singolare di monetizzare. In alternativa puoi prendere in considerazione Patreon attraverso il quale i tuoi più grandi fan possono aiutarti a finanziare il tuo blog.
Come creare un blog di successo – Riflessioni finali
A questo punto è palese che creare un blog non sia un’impresa da poco. Affinché questo abbia successo, dovrai investire parecchio lavoro e perseveranza, e forse sperare anche in un colpo di fortuna.
Chiaramente, migliore sarà la tua pianificazione, maggiori saranno le probabilità di successo, quindi concentrati sulla tua strategia e giocati bene le tue carte. Di seguito trovi un sommario di un processo passo a passo che ti guiderà nella creazione e monetizzazione di un blog.
- Scegli un argomento di cui parlare.
- Scegli un nome (figo) per il tuo blog.
- Trova il posto migliore (piattaforma) per aprire un blog – Weebly, Wix o WordPress.
- Scegli il template (design) del blog.
- Crea ulteriori pagine: Chi siamo, Contatto, Termini e condizioni d’utilizzo.
- Pianifica i contenuti del tuo blog.
- Promuovi il tuo blog e genera traffico.
- Guadagna attraverso il tuo blog – monetizzazione.
Bene, spero che a questo punto tu abbia un’idea più chiara di come funziona un blog. Spero anche che questo articolo ti abbia infuso la motivazione necessaria per lanciare il tuo blog in un paio di giorni e, se lo farai, scrivici per farcelo sapere!
E in ogni caso, lascia pure un commento se avessi ulteriori dubbi o domande. Farò del mio meglio per aiutarti.
Buona fortuna!
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30 Mag 2022 - Nuovo banner e aggiornamenti piccoli
Il "dietro le quinte" di questa recensione
Le ricerche per quest’articolo e la sua redazione sono state fatte dai nostri esperti tooltester seguendo una metodologia precisa.
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